Quanto può costare una piscina?

E’ la prima cosa che ci si chiede quando si è accarezzati dall’idea di acquistare una piscina. Domanda tanto ampia quanto complessa perché una risposta soddisfacente dovrà tenere in considerazione diverse variabili che ne determineranno il prezzo. A prescindere dalla grandezza, i fattori da tenere in considerazione sono:

LA TIPOLOGIA DELLA PISCINA

La prima grande discriminante è se stiamo parlando di una piscina fuori terra o interrata.

Le piscine fuori terra costano meno di quelle interrate perché solitamente hanno dimensioni più ridotte, la struttura è diversa, la messa in opera è meno costosa perché la loro struttura è interamente fuori dal terreno e semplicemente appoggiata sulla terra o su una platea di cemento/piastrelle/sabbia.

Le piscine interrate hanno strutture che richiedono opere edili più impegnative quali lo scavo, il re-interro, il bordo perimetrale, la pavimentazione ecc. Va da sé che i costi siano maggiori rispetto alle piscine fuori terra. Senza trascurare inoltre che richiedono l’espletamento di pratiche burocratiche il cui numero può variare a seconda del comune di appartenenza.

IL TIPO DI RICIRCOLO DELL’ACQUA

Nel caso si decida di costruire una piscina interrata bisognerà valutare il tipo di ricircolo dell’acqua, cioè se a skimmer o a bordo sfioratore. Pur avendo la stessa funzione, la scelta comporterà delle differenze nel modo in cui l’acqua raggiungerà il filtro, la qualità della filtrazione e l’impatto estetico finale della vostra piscina.

Ricircolo a skimmer è più semplice ed economico da realizzare e consiste in alcune bocche (il cui numero può variare con la grandezza della vasca) poste nelle pareti della piscina, sotto il bordo, attraverso le quali la pompa del filtro aspira l’acqua della piscina e la fa convogliare nel filtro per poi riemetterla in circolo. Con questa soluzione l’acqua sarà più bassa rispetto al bordo di alcuni centimetri, a seconda del tipo di skimmer utilizzato.

Con il ricircolo a bordo sfioratore a fare la parte del leone è il notevole impatto estetico: la piscina infatti sembrerà un elegante specchio d’acqua tracimante dai bordi. Questo effetto è dovuto all’acqua che fuoriesce dalla parte delle pareti, tracimando appunto, per essere raccolta dalla canaletta di recupero che percorre perimetralmente la piscina. Da lì viene condotta in una vasca di compenso che, grazie alla pompa, convoglia l’acqua nel sistema di filtrazione per poi riemetterla nella vasca attraverso le bocchette di immissione.

PERMESSI E BUROCRAZIA

Se la piscina è interrata saranno necessari degli adempimenti burocratici e se è fuori terra sarà comunque consigliabile informarsi presso il proprio Comune su eventuali permessi o procedure. Per evitare il rischio di commettere errori, incombere in spiacevoli sanzioni o addirittura dover interrompere i lavori (con tutti i disagi che ne deriverebbero) è consigliabile rivolgersi a un professionista per la presentazione del progetto.

FILTRAZIONE E ALTRI ACCESSORI

Per quanto riguarda la filtrazione vi sono varie soluzioni, che naturalmente impatteranno la spesa in modo diverso: valutate con attenzione le diverse possibilità tra i filtri a sabbia, zelbrite, vetro o a cartuccia.

Lo stesso vale per gli accessori che possono essere svariati come per esempio: l’impianto d’illuminazione, l’elettrocloratore al sale, il robot per la pulizia della piscina, lampade UV, Domotica per il controllo da PC o smartphone ecc. Fare una classifica degli accessori in base alle vostre esigenze potrà aiutarvi nella scelta e soprattutto nella calibrazione della spesa finale.

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